Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa sovietica liberarono il campo di concentramento tedesco di Auschwitz, ad ovest di Cracovia, nel sud della Polonia. Mentre si avvicinavano, le SS iniziarono l’evacuazione. Circa 60 mila prigionieri furono costretti a marciare verso ovest, la maggior parte, per lo più ebrei, verso la città di Wodzislaw nella parte occidentale dell’Alta Slesia. Migliaia di persone furono uccise in fretta nei giorni precedenti, il più possibile.
Durante la marcia della morte le SS spararono a quelli che, stremati, non potevano continuare a camminare. per il gelo e la fame. Morirono in più di 15 mila. Quando entrò, settant’anni fa, l’esercito sovietico trovò e liberò oltre 7 mila sopravvissuti, malati e moribondi.
Si stima che circa 1,3 milioni di persone siano state deportate ad Auschwitz tra il 1940 e il 1945. Di queste, almeno 1,1 milioni sono state assassinate.
Sono cose che tutti dovrebbero sapere… ma le ho riscritte qui, ora.
Per l’ennesima volta.
Per non dimenticarlo mai.
Auschwitz, memoria, Shoa, morti, guerra mondiale, prigionieri, satira
Venerdì, Gennaio 27, 2017 - 07:43:44
Ottima vignetta che ho pubblicato oggi nel mio Gruppo FB, unitamente ad altri contenuti.
Ma fossero solo i giovani tedeschi ad avere dei “vuoti”; purtroppo ricordo fin troppo bene i 4 concorrenti di un quiz che non riuscivano a collocare nel tempo Hitler.
Domanda: Quando Hitler viene nominato cancelliere: 1933 – 1948 – 1964 – 1979?
la prima concorrente risponde: 1948 e poi via via… lo sfacelo. E nella domanda successiva ecco un ulteriore scivolone su Mussolini.
In un’intervista a Ludovico Peregrini, (il Signor NO di Rischiatutto, per capirci), alla domanda “da termometro culturale di questo Paese che voto dà agli italiani di oggi?” questa è stata la sua risposta:
“Basso: la gente approfondisce solo ciò che serve per lavoro o per hobby. Quando lavoravo al Milionario ogni due anni diminuivo la difficoltà delle domande alle selezioni, altrimenti non passava più nessuno.”
E quindi se quelli che arrivano in video sono i migliore del mazzo, figuriamoci gli altri.
Come diceva ieri un’amica a commento delle recenti parole di Severgnini sul Corriere: “Credo che a livello culturale siamo ai minimi storici. Un tempo c’era la scusa della povertà, del non poter studiare/leggere perché giustamente la priorità era non morire di fame. Adesso che scusa si ha? La gente vuole restare ignorante, ci sguazza, perché è più comodo, più semplice. E poi vogliono fare le rivoluzioni sui social, sto branco di capre che non distingue una congiunzione da un verbo!”
Per completezza, anche se esco dal tema, le parole di Severgnini:
Oggi il desiderio di commentare tutto (perché?), unito alla povertà di idee e di lessico, porta inevitabilmente all’insulto basico (vaffa! merda! coglione!).
Queste persone vanno aiutate. Cosa possiamo fare per loro?
Un’idea potrebbe essere: procuriamogli un vocabolario.
La lingua italiana è potente. Contiene espressioni efficaci per ogni occasione.
Se siete davvero furibonde con un fidanzato, non urlategli «Stronzoooo!».
È ormai una parolina quotidiana, come «ciao» e «arrivederci»: l’ascoltiamo, ma non la registriamo più.
Se siete davvero furibonde col fidanzato — furibonde, non banalmente incazzate — guardatelo negli occhi e ditegli: «Sei un uomo deludente».
Ci rimarrà malissimo. Ma voi, sono sicuro, saprete tirarlo su di morale.
Venerdì, Gennaio 27, 2017 - 09:06:34
Grazie del commento. Ormai è così raro leggere commenti nei blog o in luoghi che NON siano facebook o twitter…. :((
Venerdì, Gennaio 27, 2017 - 09:12:59
eh, lo so… anche il mio Blopg ha avuto un calo di lettori e commenti, ad esclusione dei lettori storici … vero che in compenso aumentano quelli che leggono il Gruppo FB Paoblog & i suoi bloggers(dove sei il benvenuto, se vuoi iscriverti, e dove hai molti estimatori :-) )
C’è da dire che è molto più comodo operare su FB, come raccontavo tempo fa: paoblog.net/2013/06/03/blog-8/