Subito dopo la prima guerra del Golfo, venne prospettata l’espansione verso Est e la professionalizzazione delle forze armate alleate come presupposto per la proiezione della forza oltre i confini dei Paesi membri.
In un trentennio di belligeranza e di allargamento, l’Alleanza ha fatto a pezzi il Diritto Internazionale, rilanciato la sua piattaforma militare globale, avviato una nuova guerra fredda e trainato la corsa agli armamenti.
La Nato di questo fine 2022, si auto celebra entità morale globale senza dimostrare il minimo pudore rispetto a quell’immenso cumulo di macerie e disperazione lasciato in eredità ai popoli su cui ha puntato il suo micidiale “mirino democratico”.
In perfetta aderenza con la narrazione mainstream e con recenti documenti europei come quello sulla cosiddetta “Bussola strategica”, risulterebbe infatti che il blocco euro-atlantico sia assediato da minacce formidabili. Minacce di ogni genere: simmetriche, asimmetriche, ibride, valoriali, statali, non statali, razziali, climatiche.
Domanda: ma siamo sicuri che la NATO, con tutto quello che si porta in eredità, sia davvero considerata “nostra alleata e salvatrice”? E se sì, a che prezzo?
Ragionamento a parte (e vignetta sicuramente poco zuccherosa e natalizia) vi auguro il proseguimento di… Buone Feste!

e-nato.jpg