Il baratro…
Vignetta pubblicata ieri qui:
http://www.conquiste … 2013/10/15/NA001.pdf
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Pensierosa…
Una “DIVINA” pensierosa e preoccupata della piega che sta prendendo l’Umanità… vorrei vedere voi a districarvi coi mille casini che ha (e che “abbiamo”) combinato in tutti questi milioni di anni a questa parte…..

Memoria breve…
L’Italia non ricorda ciò che è accaduto ieri perché è troppo impegnata a cercare, agguantare, ingozzarsi di quello che offre il presente. L’Italia è anche interessata al futuro, a patto che questo non si protragga oltre l’aspettativa di vita di chi lo immagina.
Dei posteri, l’Italia se ne frega.
Gli italiani poi… peggio ancora.
Alitalia
Adesso tocca allo Stato
che probabilmente dovrà mettere di nuovo mano al portafoglio perché Alitalia ha bisogno di liquidità immediata, almeno 300 milioni di euro per sostenere il piano industriale ed evitare la bancarotta.Cavalieri bianchi non se ne vedono.
L’ipotesi di un ingresso in grande stile di Ferrovie dello Stato sembra tramontata. Potrebbe esserci una partecipazione, ma molto ridimensionata perché la richiesta dell’amministratore delegato di Ferrovie, Moretti, di avere mano libera non è gradita a tutti. Le banche creditrici, che avevano risposto al pressing di Letta, chiariscono che la loro disponibilità è condizionata a un piano industriale credibile. E anche i fornitori si sono fatti da parte. Da New York, l’amministratore di Eni, Scaroni, avverte: “Alitalia ha carburante solo fino a sabato: non abbiamo sicurezza sul suo futuro”.
L’obiettivo finale è l’integrazione con Air France, ma passando per il sostegno di un soggetto pubblico. Anche perché i francesi non hanno alcuna intenzione di aumentare la loro quota. In campo, probabilmente, dovrà scendere il Tesoro che potrebbe entrare con una quota del 16%, insieme alle banche e ai soci, e mantenere così una maggioranza italiana.