Traumi.
#traumi #cambiovita #pietrovanessi
Una vecchia vignetta del 2013, rispolverata per l’occasione.
Alcune di queste sembrano non invecchiare mai…
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Il prossimo.
Sui social si sta scatenando una sorta di “battaglia” tra due fazioni: vaccinati e non vaccinati.
Una cosa da vero e proprio tifo da stadio, ma anche peggio… cose che non si vedevano da tempo immemore. Gente che si insulta, altri che minacciano la polizia postale, altri ancora che augurano la morte.
Una cosa di una barbarie inqualificabile!
Come andrà a finire, Dio solo lo sa…
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4 segreti.
Mi dicono che dovrei essere meno cinico, di aprirmi alla Speranza e far circolare un po’ di Gioia e Ottimismo, nelle mie vignette… Eh, già!
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Senza pensarci su.
I grossi business (ma anche le grosse “truffe”) vengono sempre fatti “in velocità“, cioè dando delle scadenze incalzanti, mettendo fretta, facendo passare per proforma certi atti da firmare, come se fossero irrilevanti ecc. per non dare il tempo di riflettere e fare magari scelte più ponderate.
E’ la regola del Bravo Venditore di Successo, ascoltata in varie occasioni e messa pur io in pratica, qualche volta, in passato con buoni risultati.
Ma del resto, siamo onesti: chi ha mai controllato riga per riga gli incartamenti di 20 pagine di un prestito, un mutuo bancario o di un’assicurazione?
Quasi nessuno, fidatevi.
E “loro” lo sanno eccome.
A buon intenditor poche parole.
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Domande e risposte.
In questi mesi concitati, troppe domande senza risposta e troppe risposte evasive a domande non capite o mal espresse.
E questo un po’ da tutte le fazioni.
Chi pone male la domanda, chi risponde scocciato “si fa così e basta”, chi pone domande faziose o sibiline e chi dà risposte allusive e generiche. Così, non se ne viene fuori facilmente, sappiatelo…
Bisognerebbe lavorare meglio sull’informazione e soprattutto sulla comunicazione.
PS: La vignetta originale è del 2013. Quasi più attuale oggi che allora…
NO. Per sempre.
Siamo un Paese dove c’è una forte asimmetria di potere tra uomo e donna, ancora più rischiosa oggi perché nascosta. Per troppo tempo abbiamo continuato a pensare - lo vediamo spesso scritto nelle sentenze - che gli atti violenti siano frutto di raptus, di una tempesta emotiva. Non è così.
Il gesto della violenza fisica o sessuale, fino alla tragedia dell’omicidio, non avviene all’improvviso, ma è l’escalation in una relazione segnata appunto dalla disparità di potere. Non esserne consapevoli ci fa approntare strumenti non sufficientemente adeguati dal punto di vista della lotta.
Il 34% degli uomini che ammazzano le donne, dopo si suicida. Lo cito per chiedere: quanto può contare l’inasprimento delle pene a chi è già disposto a morire?
Solo una battaglia di carattere sociale e culturale è in grado di cambiare i termini della relazione uomo/donna. Solo così può avere successo e significare qualcosa. Sociale significa promuovere l’affermazione delle donne nella sfera pubblica. Culturale vuol dire combattere e superare gli stereotipi e i pregiudizi che incasellano le donne in un determinato ruolo sociale.
Si fanno convegni, campagne e si parla tanto di violenza sulle donne. E poi?
E poi rischia di tornare il silenzio e se ne occupano coloro che lo fanno abitualmente, gli operatori. La campagna sul numero “1522”, il numero telefonico anti violenza, dovrebbe essere 365 giorni all’anno. Altro che il 25 novembre e basta…
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Prima e unica.
Allegeriamo un po’ il clima con una vignetta INEDITA delle “mie coppie scoppiate” che mancano da quasi un mese…🤣😂😎✌️
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