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“Io faccio satira social/esistenziale.

Il 70% delle mie vignette parla di disagi, malesseri, incomprensioni e ingiustizie fuori dal momento contingente della cronaca spicciola. Parlo così anche della Morte, dello Zen, della Psicologia, della Filosofia, di Sesso, di Dio, delle Coppie… cose che accomunano tutti, chi più, chi meno, e dove tutti possono riconoscersi nelle cose che dico e disegno (almeno in buona parte)…
Cose che significano e ruotano attorno alla… VITA e a tutto il bello e il brutto che rappresenta e significa.
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Forse è per quello che sono vignette che resistono nel tempo e sono ancora buone anche a distanza di anni.
Le vignetta su Bossi, Borghezio, Bersani o La Russa, invece, non interessano più a nessuno.”

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Da un’intervista fattami lo scorso dicembre, in diretta su Radio IRF.

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