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E’ uscito l’inserto di satira politica Comizzz giunto ormai al n°8!!
Leggilo e sfoglialo GRATIS andando a questo link:
https://issuu.com/pv … zzz_8_5a4854e98d8e3c
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Sabato 30 aprile alle ore 21:00
al Circolo Arci Arcobaleno - Via Pullino 1 - Roma
Una serata di cabaret e riflessioni sull’Universo Femminile, con le battute di Lucilla e le videoproiezioni di Pietro. Una serata che rappresenta il debutto ufficiale del DUO prima di intraprendere un tour che li porterà in giro per locali quest’estate.
Ingresso gratuito… arrivate mezz’ora prima!!
VI ASPETTIAMO DOMANI!!!!
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Troppo facile essere “pessimisti” oggi.
C’è forse qualcosa che funziona? Insomma, è comodo seguire il flusso e farsi prendere da ansie e paure, abbattimenti, tristezze e paralizzarsi sul domani.
Così, diciamolo, sono capaci tutti.
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Ma… se fosse davvero questo il “Gioco del Potere”? Quel popolo che è oppresso dalla Paura è il popolo più facile da tenere sotto controllo, diceva un tale.
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Siate creativi, siate coraggiosi, andate controcorrente. Sforzatevi di vedere il Bello delle situazioni, fosse solo in minimissima parte, e vedrete che saranno loro stesse a venirvi incontro.
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Ci dissero di fare un Referendum qualche anno fa, precisamente nel 2011. Ci dissero “contro la privatizzazione dell’Acqua”.
Lo facemmo e vinsero i SI’: si sancì così un diritto per cui l’acqua doveva rimanere un bene di tutti.
Bene.
Ora, passati cinque anni, il governo (PD!), zitto zitto, ha approvato pochi giorni fa un decreto a favore della privatizzazione dell’acqua.
Qualcuno se ne è accorto?
Qualcuno lo ha scritto a chiare lettere sui giornali?
La domanda è: ma a cosa servono i Referendum se poi al governo fanno quello che gli pare?
Qualcuno ci sta palesemente prendendo per i fondelli?
Sono stato contattato da un giornale online per una collaborazione fissa da qui a qualche mese.
La sede era bellissima, in centro storico a Roma, con un sacco di giornalisti al lavoro… cosa talmente rara oggi, che mi ha fatto subito sospettare che ci fosse sotto dell’altro.
Il giornale infatti è “sostenuto” da alcuni politici di spicco del centro destra capitolino (!).
Mi son subito chiesto quindi se la cosa potesse “limitare” il mio lavoro e la mia reputazione, in che misura e con quali limiti o censure.
Potrei ancora parlar male di Berlusconi? Mi lasceranno fare una vignetta contro Gasparri o Formigoni?
Sul Card. Bertone mi censureranno tutto?
Insomma, mi sono posto il classico “problema di coscienza”.
La domanda è: accettare questo lavoro (retribuito) nella misura in cui però venga tutelata la mia libertà di espressione e/o critica o rifiutarlo (perdendo un’opportunità di avere delle entrate fisse interessanti) per una mera questione ideologica?
Dubbio amletico a cui sto pensando da qualche giorno…
