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Il senso della manualità, lavorare il legno, coltivare un orto, seminare il grano, vendemmiare, accendere un falò sulla spiaggia, riconoscere le piante in un bosco o i suoni dei diversi animali, saper seguire un sentiero, raccogliere i funghi dopo il temporale… e tutta una serie di “riti” legati al concetto di “terra” che i nostri giovani hanno ormai perso. Tutti presi dal mondo tecnologico e dai “nuovi riti” che percorrono, senza ombra di dubbio, percorsi diametralmente opposti.
Ogni tanto io mi chiedo: chissà in che mondo andremo a finire…

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Finita la Festa, qualcuno prima o poi metterà sul conto pro e contro di questa grande manifestazione trita-soldi che è stata l’EXPO.
Va bene per il rilancio dell’immagine dell’Italia ma per il resto?

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Accordi concreti sul cibo? Interventi nei Paesi del Terzo Mondo? Trattati firmati costruttivi di cooperazione particolare?
A parte le “bella vetrina” (che ha già un suo perché), cosa ha risolto questo Expo rispetto il tema che si era proposto “cibare il mondo”? Che ne sarà delle popolazioni che vivono in costante carenza di cibo come l’Africa o certi stati misconosciuti dell’India più buia?
“Tutti a casa e amici come prima?”
Qualcuno vuole metterci la faccia e spiegarcelo?
Grazie.

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PS. Qui potete sfogliare il catalogo di una mostra di satira sull’EXPO (e contro l’EXPO) che purtroppo non si è mai tenuta per disinteresse, paura degli sponsor e altre cose che non vi sto a dire:
http://issuu.com/pv6 … logo_exboh_2015_def/

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Con il suo carico di originalità, umorismo, cinismo, umorismo, intelligenza e follia, EXISTENZ è pronto per essere distribuito e spedito a chi lo ha prenotato tempo fa.
Però non tutto è perduto.
Ci sono ancora un tot di copie DISPONIBILI sempre
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