In alto, la tavola iniziale di un nuovo racconto del Picio, in previsione di un “libro possibile” da fare per un editore. In basso invece, la tavola quasi finita.
Dubito fortemente che l’editore si sia reso conto di quello che andrà ad affrontare il personaggio (sesso e affini) e dubito altrettanto che, una volta resosi conto, accetterà di pubblicarlo visto il “livello di coraggio” che l’editoria italiana ha di questi tempi.
In ogni caso, la “macchina è in moto” e in un modo o nell’altro